Giornalista professionista, la Arnaldi non è nuova al mondo dell'animazione tant'è che ha già pubblicato per Ultra Edizioni il volume "Hayao Miyazaki. Un mondo incantato" ed ora, con il personaggio di Lady Oscar, edito nella collana da lei diretta Shibuya per la stessa casa editrice, punta a raccontare una delle donne più complesse mai create e che si incastra perfettamente nel contesto storico del XVIII secolo. :-O
Il libro su Oscar di Valeria Arnaldi |
Analizzando il personaggio di Oscar in ogni sua sfumatura, la Arnaldi è riuscita a pubblicare un saggio molto interessante.
Abbiamo voluto scoprire di piu' sul suo lavoro uscito da pochissimo in libreria e che, diciamo la verità, in molti aspettavamo. :-D
Ebbene siamo riusciti a contattare l'autrice che da fan di Lady Oscar ha risposto con gentilezza e un pizzico di estro femminile alle nostre domande. :-D
1.
Valeria, com'è nata l'idea di scrivere libro su un'eroina degli anni 80 come Oscar???
L'idea di scrivere su Oscar è nata, prima di tutto, ovviamente dalla mia personale passione per il personaggio e, ampliando il discorso, dall'esame dell'importanza rivestita dal manga prima e dall'anime poi nella creazione di un sostrato culturale collettivo grazie alla vastissima diffusione avuta dall'opera a livello internazionale. Più in generale, l'idea di affrontare i grandi protagonisti di manga e anime anni Ottanta, cuore della collana Shibuya che dirigo, nasce dal desiderio di proporre una lettura critica di opere e lavori, che, ad oggi, almeno nel nostro Paese, rimangono spesso a livello di discorsi, anche nostalgici, tra fan. Dato il peso che a livello culturale e di formazione dell'immaginario, questi lavori hanno avuto per più di una generazione, che sia riconosciuto o meno dal mondo della Cultura con la maiuscola, ritengo sia arrivato il momento di rileggerli con un occhio più adulto e consapevole.
2.
Quando ha conosciuto per la prima volta la storia creata da Riyoko Ikeda???
Il primissimo contatto con Lady Oscar è stato da bambina, con la programmazione dell'anime in televisione. La storia mi ha colpita subito per la forza del personaggio e la commistione tra storia e finzione, all'insegna di una drammaticità che, proprio perché reale, era "nuova" nel panorama dell'animazione dell'epoca. Poi, con il tempo e gli studi, quella passione bambina, se così possiamo dire, è cresciuta insieme agli interrogativi e alla volontà di andare oltre la storia raccontata.
3.
Cosa l'ha colpita del personaggio di Oscar??
L'intensità, direi. Oscar è un personaggio complesso, ricco di sfumature, che affonda le radici nella tradizione ma nello stesso tempo se ne discosta, portando una sferzata di modernità nella comunicazione e "costruzione" del femminile. L'immagine della donna che la Ikeda voleva raccontare era quella di una energia nuova, non facile a sottomettersi, libera e pensante, in un'epoca e in un contesto geografico-culturale, quello del Giappone, in cui la libertà, nelle sue varie espressioni, era tutt'altro che scontata per la donna. Mi ha colpita dunque la forza e, lo ripeto, una forza "concreta", in carne ed ossa, seppur fatta di carta e inchiostro. Ma nello stesso tempo, mi ha colpito il dramma di una vocazione eroica che, di fatto, si traduce anche in una vocazione all'infelicità. Lady Oscar è un dramma corale, che parla di schiavitù sociali, costrizioni e stereotipi culturali, ma anche di ideali e passione, in un modo nuovo, e ancora attuale, nel contesto di manga e animazione.
Copertina sul retro del libro |
4.
Ha tenuto in considerazione la Oscar dell'anime o quella del manga???
Ho tenuto in considerazione entrambe. La Oscar del manga è quella pensata, voluta e amata dalla Ikeda, quella dell'anime è una sua versione più "immediata" per certi versi, semplificata per la natura stessa del mezzo usato, ma non per questo meno avvincente. Ho preso in esame anche l'Oscar del cinema e del teatro. Ho voluto ricercare il personaggio originale, a partire dalle sue radici, ma anche il personaggio diffuso nelle diverse letture ed evoluzioni. Ritengo che ogni adattamento contribuisca a sottolineare un aspetto del passaggio da eroina a icona.
5.
Quali fonti ha usato per la sua ricerca???
Le fonti sono state diverse. Prima di tutto, la lettura del manga della Ikeda e la visione degli adattamenti in serie, film, musical e via dicendo. L'analisi diretta del materiale consente di sviluppare una propria analisi critica dei vari aspetti e delle sfumature del personaggio. Ed è questo che il volume e, in generale, la collana tende a fare: fornire spunti critici, proporre chiavi di lettura per tentare di offrire nuovi sguardi sulle varie opere e sui vari autori. Per la parte biografica, ho fatto riferimento alle dichiarazioni della stessa Ikeda, che in più di un'occasione ha rilasciato interviste a varie testate internazionali. Informazioni e rimandi sono, a volte, inseriti dalla stessa autrice nelle sue opere. Questi volumi non hanno per scelta editoriale un indice bibliografico, proprio perchè si avvalgono di fonti perlopiù dirette per poi sviluppare attraverso l'interpretazione personale di ogni autore.
6.
Qual è lo scopo del libro??
Gli scopi del libro sono diversi. Il primo, come dicevo, è sicuramente quello di offrire nuovi spunti di lettura e proporre un'analisi critica del lavoro della Ikeda che tenga conto del dichiarato ma anche del rappresentato, perchè le intenzioni non sempre coincidono con il prodotto finale. C'è sempre una percentuale di inconscio che sta al critico cercare di individuare e interpretare. Vorrei che questo libro sollecitasse l'attenzione del pubblico sulla necessità di far uscire il mondo dell'animazione da quella nicchia di cultori, cui ancora nel nostro paese è da molti relegato, per prenderlo in esame per ciò che è: un linguaggio artistico contemporaneo.
Dunque, dopo anni di "lotte" da parte dei fan per cercare di dare "dignità" alla storia di Oscar che ben si incastra in quella popolare della rivoluzione francese, Valeria Arnaldi è riuscita a realizzare il sogno di tutti coloro che amano l'eroina Ikediana, la sua storia, i personaggi inventati e realmente esistiti che le ruotano intorno, regalando dignità letteraria all'icona che anche noi seguiamo da anni. :-O
Oscar, l'eroina Ikediana |
Valeria, con il suo lavoro, si è fatta in pratica, nostra portavoce; e noi, per questo, non smetteremo mai di ringraziarla. Ad maiora, Valeria!!!
Maria Valentino
Maria Valentino
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